CIMITERI. INAUGURATO IL RESTAURO AL MONUMENTO AI DEPORTATI CADUTI NEI LAGER
Benelli: “Un’opera per chi ha vissuto l’orrore dei lager e i familiari delle vittime innocenti”
Milano, 6 maggio 2012 – Nel 67° anniversario della liberazione dei lager nazisti, l’assessore all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici del Comune di Milano Daniela Benelli ha inaugurato il monumento ai Deportati Caduti nei Lager, situato all’ingresso del Cimitero Monumentale, oggetto di un restauro terminato il 16 aprile scorso.
All’inaugurazione sono intervenuti anche i rappresentanti dell’Aned, l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti: il Presidente nazionale Gianfranco Maris e il Presidente della sezione Milano Dario Venegoni.
“Abbiamo mantenuto l’impegno che questa Amministrazione ha assunto lo scorso novembre di restaurare un monumento importante per la memoria della città che ha conosciuto la deportazione di tanti milanesi nei lager: una delle pagine più terribili della seconda guerra mondiale. Un atto dovuto per onorare chi è sopravissuto a quella tragica esperienza e i congiunti delle tante vittime morte per un'idea di civiltà, libertà e umanità”. Lo ha dichiarato l’assessore Benelli.
"Siamo molto soddisfatti per il lavoro di restauro svolto sul monumento - ha dichiarato Dario Venegoni, presidente Aned della sezione Milano - e per la solerzia mostrata dalla Giunta Pisapia. Per tanti anni abbiamo chiesto alle Amministrazioni precedenti di provvedere al restauro ma le nostre richieste sono sempre rimaste inascoltate. La storia e la memoria di quanto accaduto durante il nazifascismo non è affidata alle pietre e ai ferri ma agli uomini e alle donne che tutti i giorni s'impegnano a mantenere vivo il ricordo delle vittime. La sensibilità espressa dal Comune in questa circostanza ci incoraggia soprattutto perché giunge qualche giorno dopo al corteo neofascista che c'è stato a Milano il 29 aprile, che ci ha ricordato in maniera preoccupante, per i simboli e gli atteggiamenti, le manifestazioni naziste della Berlino dei primi anni '30".
L’opera fu ideata nell’immediato dopoguerra e realizzata negli anni Cinquanta su disegno degli architetti dello studio BBPR: Ernesto Nathan Rogers (costretto a fuggire in Svizzera durante la guerra), Gianluigi Banfi (esponente della Resistenza morto nel campo di sterminio di Gusen), Lodovico Barbiano di Belgiojoso (deportato a Mauthausen e sopravvissuto alla prigionia), Enrico Peressutti.
Situato dietro il Famedio, il monumento è costituito da un’intelaiatura di tubi metallici a forma di cubo con una croce greca tridimensionale al suo interno: al centro un’urna contenente terra dei lager circondata da filo spinato, mentre le lastre posizionate sull’aiuola circostante recano incisi i nomi dei caduti.
Con il passare del tempo, diversi interventi avevano in qualche misura modificato l’aspetto originario del monumento. Negli ultimi anni era diventato evidente il degrado generale dell’opera: i profilati d’acciaio erano scrostati, e i nomi incisi risultavano del tutto illeggibili.
Accogliendo la richiesta dell’Aned, il Comune di Milano ha deciso il restauro del monumento. I lavori sono partiti il 14 febbraio e sono terminati il 16 aprile. L’operazione ha eliminato i fattori di degrado determinati dal sobbalzo del manto erboso che nascondevano la base del monumento e recuperato la teca che contiene la gamella, il filo spinato e la terra di Mauthausen. Sono stati completati anche l’impianto di irrigazione e la sistemazione a verde dell’area.
Segreteria Ufficio Stampa Tel. +39 02 884 50150
Benelli: “Un’opera per chi ha vissuto l’orrore dei lager e i familiari delle vittime innocenti”
Milano, 6 maggio 2012 – Nel 67° anniversario della liberazione dei lager nazisti, l’assessore all’Area Metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici del Comune di Milano Daniela Benelli ha inaugurato il monumento ai Deportati Caduti nei Lager, situato all’ingresso del Cimitero Monumentale, oggetto di un restauro terminato il 16 aprile scorso.
All’inaugurazione sono intervenuti anche i rappresentanti dell’Aned, l’Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti: il Presidente nazionale Gianfranco Maris e il Presidente della sezione Milano Dario Venegoni.
“Abbiamo mantenuto l’impegno che questa Amministrazione ha assunto lo scorso novembre di restaurare un monumento importante per la memoria della città che ha conosciuto la deportazione di tanti milanesi nei lager: una delle pagine più terribili della seconda guerra mondiale. Un atto dovuto per onorare chi è sopravissuto a quella tragica esperienza e i congiunti delle tante vittime morte per un'idea di civiltà, libertà e umanità”. Lo ha dichiarato l’assessore Benelli.
"Siamo molto soddisfatti per il lavoro di restauro svolto sul monumento - ha dichiarato Dario Venegoni, presidente Aned della sezione Milano - e per la solerzia mostrata dalla Giunta Pisapia. Per tanti anni abbiamo chiesto alle Amministrazioni precedenti di provvedere al restauro ma le nostre richieste sono sempre rimaste inascoltate. La storia e la memoria di quanto accaduto durante il nazifascismo non è affidata alle pietre e ai ferri ma agli uomini e alle donne che tutti i giorni s'impegnano a mantenere vivo il ricordo delle vittime. La sensibilità espressa dal Comune in questa circostanza ci incoraggia soprattutto perché giunge qualche giorno dopo al corteo neofascista che c'è stato a Milano il 29 aprile, che ci ha ricordato in maniera preoccupante, per i simboli e gli atteggiamenti, le manifestazioni naziste della Berlino dei primi anni '30".
Un'altro Socio.. il marito di Renata di via mar nero.. un poliziotto.. in gamba ci ha lasciato.. Condoglianze Renata.. ora ti aspettiamo all'ACR.. http://www.radioasso.it/ |
Situato dietro il Famedio, il monumento è costituito da un’intelaiatura di tubi metallici a forma di cubo con una croce greca tridimensionale al suo interno: al centro un’urna contenente terra dei lager circondata da filo spinato, mentre le lastre posizionate sull’aiuola circostante recano incisi i nomi dei caduti.
Con il passare del tempo, diversi interventi avevano in qualche misura modificato l’aspetto originario del monumento. Negli ultimi anni era diventato evidente il degrado generale dell’opera: i profilati d’acciaio erano scrostati, e i nomi incisi risultavano del tutto illeggibili.
Accogliendo la richiesta dell’Aned, il Comune di Milano ha deciso il restauro del monumento. I lavori sono partiti il 14 febbraio e sono terminati il 16 aprile. L’operazione ha eliminato i fattori di degrado determinati dal sobbalzo del manto erboso che nascondevano la base del monumento e recuperato la teca che contiene la gamella, il filo spinato e la terra di Mauthausen. Sono stati completati anche l’impianto di irrigazione e la sistemazione a verde dell’area.
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