sabato 18 settembre 2010

.. sanremo e ist tav rot 40° casinò e hotel Londra e Royal 2010

INTERVENTO DEL PRESIDENTE
DELL’ISTITUTO INTERNAZIONALE DI DIRITTO UMANITARIO
AMBASCIATORE MAURIZIO MORENO
Sanremo, 9 settembre 2010
Vorrei limitarmi a poche parole. Per dare innanzitutto un caloroso benvenuto e porgere
un vivo ringraziamento alle numerose personalità, ai membri e agli amici dell’Istituto
Internazionale di Diritto Umanitario provenienti da tutto il mondo che hanno voluto essere oggi
qui a Sanremo per festeggiarne il 40° anniversario.
Sono grato al Signor Presidente della Repubblica On.le Giorgio Napolitano per aver
concesso il suo Alto Patronato a questo evento.
Sono particolarmente sensibile alla presenza di SAS il Principe di Monaco e di un folto
gruppo di Alti Rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali e dei Governi, a cominciare da
quello italiano, che assicurano alle nostre attività il loro generoso sostegno.
La storia ed i successi di ogni Organizzazione sono la storia ed i successi di uomini e di
luoghi. Un doveroso omaggio vorrei pertanto in primis tributare – senza far nomi per evitare
ogni rischio di dimenticanze – a quelli che furono, nel lontano 1970, i Padri fondatori.
L’Istituto è nato dall’incontro e dal disegno di un piccolo nucleo di insigni giuristi
originari di tredici Paesi che – in piena guerra fredda, nel delicato periodo che precedette la
convocazione della Conferenza Diplomatica di Ginevra – ebbero il felice intuito di dar vita ad un
centro di eccellenza per la promozione, lo sviluppo ed il rispetto del diritto internazionale
umanitario, quella specifica branca del diritto internazionale che mira a tutelare i diritti
fondamentali e la dignità stessa della persona umana nelle situazioni di conflitto e di emergenza,
mettendola al riparo da inutili sofferenze.
2
A questo gruppo di pionieri si aggiunsero presto cultori del diritto, diplomatici, militari,
docenti universitari provenienti da tutto il mondo, aprendo una strada, tracciando con
lungimiranza un solco. Lungo questa strada, attraverso questo solco, l’Istituto, non sempre senza
difficoltà, si è mosso con sagacia e successo, è cresciuto, ha saputo affermarsi a livello
internazionale come centro di formazione, polo di ricerca, foro di costruttivo dibattito.
Con l’evolversi della situazione internazionale, il campo di azione è andato negli anni
ampliandosi, estendendosi dal diritto dei conflitti armati, al diritto dei rifugiati e dei migranti, ai
diritti umani. L’Istituto ha beneficiato e continua ad avvantaggiarsi della collaborazione di un
corpo di docenti di diversa estrazione, civili e militari, tutti di elevatissima professionalità.
Dodicimila sono le persone che hanno frequentato i corsi di Sanremo. Alcune di esse sono
diventate nei rispettivi Paesi Primi Ministri, Ministri, Capi di Stato Maggiore della Difesa,
luminari dell’insegnamento. Domani si riunirà per la prima volta a margine di questo incontro, la
neo-costituita Associazione Internazionale degli ex-Alunni.
Storia di uomini dicevo, cui molto dobbiamo, sulle cui orme l’Istituto ha continuato a
muoversi, tra alti e bassi, fedele alla sua missione.
Ma al tempo stesso storia e contributo determinante dei luoghi. L’Istituto non sarebbe
infatti mai stato quello che è (e da sanremasco lo dico con fierezza) se la Città di Sanremo –
tradizionale crocevia di incontri internazionali – non gli avesse aperto le porte e offerto sostegno
e ospitalità. Prima sede quel luogo altamente evocativo che è la Villa Nobel. Poi la Villa Zirio,
ove nel 1870 aveva dimorato Federico III, futuro Imperatore di Germania. Oggi la prestigiosa
Villa Ormond, legata al nome di un grande industriale e di un famoso architetto elvetici (la
Svizzera, vorrei ricordare, è sempre stata particolarmente vicina all’Istituto), una prestigiosa e
funzionale dimora che il Comune di Sanremo ci ha graziosamente concesso in comodato.
Oggi, nei cinque continenti, l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario è noto per
quello che Alexandre Hay, Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa, battezzò
trent’anni fa “lo spirito di Sanremo”: un approccio ai problemi più spinosi che affliggono
l’umanità basato sul dialogo, sul rigetto del pregiudizio e del preconcetto, sul confronto discreto
e l’abboccamento diretto, anche tra avversari. Un approccio pragmatico, inclusivo, mosso da
afflato etico e da spirito di servizio verso la comunità internazionale.
3
L’Istituto ha sempre trovato nella Città di Sanremo un insostituibile appoggio. Per questo
motivo mi sarà tra poco gradito consegnare al Sindaco Maurizio Zoccarato il Premio 2010 per la
diffusione e la promozione del Diritto Internazionale Umanitario, un ambito riconoscimento
attribuito negli anni a illustri personalità e importanti organizzazioni internazionali, a cominciare
dal Comitato Internazionale della Croce Rossa.
Your Highness, Excellencies, Ladies and Gentlemen,
I shall be brief. Other speakers – and we have in front of us a rich list of very
distinguished speakers – will address the topic on our agenda, “global violence”, with much
more competence than me.
Global violence is a universal scourge which threatens the lives of an increasing number
of people around the world.
For each individual who dies and suffers as a result of an armed conflict, many more are
the victims of a broad range of other patterns of political and moral collective violence.
Since the end of the Cold War the overall improvement of the international security
scenario has led to a substantive decline in battlefield deaths. Violence continues however to
dramatically affect the existence of millions of people in multiple forms: armed conflicts,
political oppression, economic and social exploitation, forced displacement of populations,
environmental destruction, human rights abuses, organized crime, ethnic cleansing, terrorism.
No country, no community is immune from a phenomenon which finds a fertile ground in
the absence of democracy and good governance, in the denial of fundamental rights and
freedoms.
The Sanremo Institute is an independent non-profit humanitarian organization. The aim
of our meeting is to promote a new awareness of global violence paradigms and of the
inextricable relationship existing between its different expressions through informal debate and
4
open discussion, in the constructive spirit which is internationally recognized as the “spirit of
Sanremo”.
The multifaceted nature of global violence requires a renewed, collective effort in
collecting data, in defining priorities, in developing international cooperation and internationally
agreed responses, in promoting and monitoring adherence to international treaties and other legal
instruments having direct relevance to its prevention and repression.
I am confident that, as in the tradition, the Sanremo Round Table, jointly organized with
ICRC, through an accurate review of legal and practical challenges posed by contemporary
armed conflicts and other situations of violence, will make a constructive contribution to the
debate on a subject of increasing concern for the international community.
Monseigneur, Mesdames, Messieurs,
J’ai commencé en rendant hommage aux Pères fondateurs de l’Institut.
Je crois toutefois ne pas pouvoir passer sous silence l’action passionnée, l’engagement et
le dévouement inconditionnels de tous ceux et de toutes celles qui ont poursuivi leur oeuvre, en
conduisant l’Institut de Sanremo jusqu’ici. Mes prédécesseurs et leurs proches collaborateurs, les
membres actuels du Conseil, le personnel de l’Institut.
Notre travail est aujourd’hui un travail d’équipe. Je voudrais remercier ici tout
particulièrement mes Vice-présidents, Michel Veuthey, Baldwin de Vidts et Fausto Pocar, qui
recevra d’ici peu, avec la Ville de Sanremo, le Prix du Droit International Humanitaire décerné
annuellement par l’Institut. C’est à eux e au concours précieux de Stéphane Ojeda et Philippe
Spoerri du CICR que nous devons la préparation compétente et attentive de la Table Ronde qui
suivra cet après-midi.
Ma gratitude va aussi aux partenaires de l’Institut. Dans une société globalisée, il est
difficile de faire cavalier seul. L’Institut a beaucoup à apprendre et a trouvé plus récemment dans
5
les accords signés avec un certain nombre d’organisations internationales et institutions de
recherche de renom, une raison de plus pour mieux faire et faire davantage.
La crise économique internationale ne nous a pas épargnés. L’Institut a su toutefois,
même en 2010, faire face à ses obligations et mettre en oeuvre tous les programmes d’activités
prévus. Nos cours sont désormais dispensés en différentes langues: en anglais, en français, en
italien, en espagnol, en chinois, en russe, en arabe. Un certain nombre de séminaires et tables
rondes sur des sujets de grande actualité a significativement contribué à accroitre la visibilité et
la crédibilité de l’Organisation sur le plan international.
Quelques événements importants ultérieurs sont inscrits au calendrier des prochains mois.
Permettez-moi de citer notamment la conférence, qui aura lieu à Rome au siège de la Farnesina,
sur la protection des civils dans les nouvelles situations de conflictualité, en collaboration avec le
IAI; la conférence prévue à Turin, en collaboration avec l’ISPI, sur terrorisme et démocratie; le
séminaire sur les boucliers humain en programme à Sanremo avec l’appui du Ministère italien
des Affaires Etrangères; la conférence sur le régime des migrations en provenance de l’Amérique
Latine que l’Institut organisera avec la collaboration de l’OIM , de l’IILA et du Gouvernement
italien.
Dans les années à venir, l’Institut est engagé à poursuivre sa mission, en cernant de près
les priorités dans le cadre d’une stratégie d’ensemble, qui lui permette de faire face à ses tâches
d’une manière cohérente et efficace et avec une vision de longue haleine.

Celebrazione del 40° Anniversario dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario
Tavola Rotonda su “La Globalizzazione della Violenza: Conseguenze e Risposte”

mercoledì 15 settembre 2010

news di ACR/CRV

Ciao.. ci vediamo mercoledì 29 sett. h 19,15 al Centro x Giovani di Pzza Olivelli/Via delle forze armate ang olivieri?.. ti aspettiamo ti volevamo parlare del concorso e dell'Oscar, contro il BULLISMO...


Ti salutiamo x ACR.. a presto..

sdm

http://www.acraccademia.it/novità%201%20Poesia%20il%20baggese.html  


http://ilmilanese4658.blogspot.com/
http://blog.libero.it/ACRonlus/view.php?ssonc=1406406030
http://clubturati.blogspot.com/
http://www.acraccademia.it/Il%20Sanremese%20pag%201.html
http://stellinamaris.blogspot.com/

http://www.acraccademia.it/STAFF.html

lunedì 19 luglio 2010

Sviluppo economico e capitale sociale a cura di ACR e Ketti Concetta Bosco

http://accademiailmilanese.blogspot.com/

Sviluppo economico e capitale sociale




Quanto il capitale sociale incide sulla crescita e sviluppo di un territorio?

Il capitale sociale, si riferisce a tutte le caratteristiche dell’organizzazione sociale – la fiducia, le norme, le reti – che possono servire a rendere la società più efficiente, facilitando le azioni coordinate dei suoi membri.

( Putnam, 1993).

Il capitale sociale può essere di tipo bonding e bridging, la loro combinazione è in grado di creare continue strategie orientate al cambiamento.

Il capitale sociale bonding, deriva da legami forti, per esempio di parentela, rapporti amicali, funziona da collante sociale, facilita lo sviluppo di reciprocità e solidarietà all’interno di un distretto, utile a rafforzare l’identità e la lealtà verso il gruppo per questo è considerato di tipo esclusivo nei confronti di coloro che stanno al di fuori di quel gruppo o distretto.

Il capitale sociale di tipo bridging deriva da legami deboli, crea contatti significativi con l’esterno e facilita la diffusione di flussi informativi, è detto di tipo inclusivo, è considerato un moltiplicatore di risorse e può generare identità e relazioni di reciprocità più ampie e diffuse di quelle già esistenti, consente capacità di adattamento e sviluppo esogeno.

Il capiale sociale è anche una risorsa personale, che deriva dal tessuto di relazioni cooperative in cui questa è inserita. I tessuti che generano capitale sociale sono caratterizzati da una certa chiusura e continuità dei rapporti, riconoscimento reciproco delle persone implicate (non sono semplici rapporti spot di mercato, per esempio). Da questo punto di vista il capitale sociale è un dato dell’organizzazione sociale, è il potenziale dell’azione cooperativa che questa mette a disposizione delle persone e costituisce una specie di bene pubblico che vale nella rete di persone implicate, questo bene pubblico viene identificato come bene collettivo per la competitività.

(Bagnasco A.)

Il capitale sociale è costituito da ciò che una persona possiede a livello relazionale: una persona che possiede un maggior tessuto relazionale ha maggiori opportunità rispetto a una persona che non conosce nessuno e anche a parità di livello di tessuto relazionale ci saranno altri elementi che differenzieranno le singole situazioni (come la forma delle reti e le opportunità pratiche che generano). Quindi il capitale sociale proviene dalle relazioni durature nel tempo che hanno alla base la fiducia. Bagnasco sviluppa il suo studio sul capitale sociale focalizzandosi principalmente sullo sviluppo locale, in quanto riconosce il fatto che il capitale socilae, può svolgere un ruolo significativo per lo sviluppo di un territorio. Parte dal presupposto che la maggiore o minore imprenditorialità, dipende dalla capacità degli individui razionali di sfruttare le opportunità e i vincoli offerti dal contesto locale. L’imprenditorialità è un fattore determinante dello sviluppo locale e da essa dipende la competitività di alcune aree rispetto che ad altre (Bagnasco, 2006).

Secondo il “paradigma dell’azione” (Boudon, 1984), la spiegazione dei fenomeni sociali, deve essere cercata osservando come alcune condizioni generali determinano situazioni particolari, come gli attori implicati definiscono tali situazioni e sviluppano strategie adattive ed infine gli effetti che questi producono con le loro interazioni. (Bagnasco, 2006).

Il capitale sociale è necessario per lo sviluppo del territorio e per permettere alle capacità dinamiche di riformare, creare, integrare e combinare le risorse locali e le opportunità. Le reti, i gruppi, le comunità di pratica, sono un elemento importante e quasi indispensabile, devono fungere da tramite verso gli enti pubblici, che devono essere ricostruite, ripensate, ricombinate, devono porsi tra gli obiettivi la modifica delle aspettative e delle routines della produzione attraverso il benchmarking e la collaborazione di attori privati. Sono le reti che devono rendere dinamico il capitale sociale.

Con le capacità dinamiche, il capitale sociale diventa un veicolo fondamentale per innovarsi e necessario per evitare un‘inerzia socio-istituzionale, un effetto lock-in.

Monza 30/06/2010
C.Alessi
Dott.ssa in Scienze dell’Organizzazione
http://www.acraccademia.it/
delfino-sk@libero.it

martedì 6 luglio 2010

DOMENICA 4/7/2010...speciale!


Una Domenica fantastica trascorsa con alcuni soci di acr/crv tra Asso, Onno, Civenna e Bellagio



E’ stata una domenica fantastica piena di imprevisti dato che con noi vi erano anche tre meravigliosi bambini … con mamme .. papà e nonne.. ed amici .. straordinari..  nella foto .. Angelo al timone ..che.. pilota la Motonave.. Bravissimo.. ed esperto!

La mattina arrivano ad Asso i nostri soci tra cui la figlia e  la nipote... di Ketti BOSCO.. 
Dopo ed aver portati i bambini al parco giochi gli adulti sono andati in giro per Asso soffermandosi come al solito a prendere un aperitivo nella bella ed elegante da,
Petrabissi .. rinomata.. pasticceria di Asso Como, rinomata per i suoi dolci tipici.. del posto.. che ha avuto la nomina di bottega ARTIGIANALE e
... storica .. dalla Regione Lombardia...
Ancora i bimbi piccoli e..  bimbi grandi .. parenti ..
si divertono a fare il bagnetto nel lago di Como..
Lecco .. in mezzo sulla punta
spartivento di Bellagio..
sotto l'occhio vigile ed attento di Rio.. e i suoi collaboratori del Centro Ricerche Vallassinesi.. 

.. nella foto .. ecco Cinzia e Giuseppe (con la.. nonna Lina) e con Gabriele.. all'interno della Motonave.. LUCIA.. e .. la RENZO? 



.. Ecco .. ora.. Gabriele, Angelo e Simone.. si bagnano nelle acque tiepide e fresche del lago di .. Bellagio.. con i genitori trepidanti.. che li controllano..
appena arrivati ad Asso … tutti a casa dal nostro unico e particolare Presidente Merzario che ci ha ospitato li, ci aspettava un succulento ed abbondante pranzo preparato da tutti i soci… nelle foto sopra.. alcuni momenti sulla motonave da Onno a Bellagio .. con la Grigna a fare da .. cornice.. Evelin e Michele con Sergio.. una foto da.. incorniciare .. come .. quella sopra di... Ketti, Cinzia ed Evelin..
a cura della Mega.. Galattica e Cosmica..Vice-Presidente di ACR/CRV e Direttrice di ACR Accademia
 Ketti Concetta BOSCO..
delfino-sk@libero.it


Siamo lieti di invitarvi a Palazzo Isimbardi domenica 11 luglio alle ore 17.00 per l’iniziativa “Un pomeriggio a Palazzo Isimbardi”, nata per creare e mantenere un confronto diretto e costante con i cittadini.

Alla fine dell’incontro è previsto un aperitivo in jazz con Martha J. accompagnata al pianofrote da Francesco Chebat.
Ingresso gratuito da Corso Monforte 35. E' gradita l'iscrizione compilando il form al link

http://www.provincia.milano.it/news/domenica_palazzo/domenica_palazzo_prenotazione.html

http://www.acraccademia.it/


.. la Sede della Provincia in Via Vivaio, 2 Milano.. un prestigiosa Villa









.. sotto Michele ed Evelin.. seduti sulla riva del .. Lago..